Il mio ruolo è quello di aiutare la coppia a ritrovare una COMUNICAZIONE funzionale che valorizzi la comprensione dei bisogni reciproci, che sia utile per rispettare tali accordi e trovarne di ulteriori, a seconda dell’evoluzione dei suoi bisogni.
Coppie con o senza figli, sposate e non, in separazione di fatto, legale o che stanno divorziando: in caso di conflitto, tutti possono beneficiare di una mediazione familiare.Il conflitto è un fenomeno comune a tutti i rapporti ed è nella gestione positiva di questo che crea il cambiamento. Così, si eliminano alla radice le controversie che alimentano le incomprensioni e si evita di portare la situazione all’esasperazione.
Scopo del processo è far sì che la coppia ritrovi una comunicazione funzionale che valorizzi la comprensione dei bisogni reciproci, che sia utile a trovare e rispettare gli accordi.
E nel caso ci siano figli, l’obiettivo centrale della mediazione familiare è il raggiungimento della bigenitorialità, per tutelare i minori.
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Il mediatore familiare è un professionista formato con competenze giuridiche, psicologiche e abilità di negoziazione. Professionalità, competenze e abilità sviluppate attraverso corsi di formazione, tirocini, supervisioni, certificate dal superamento di un esame finale e riconosciute dall’Associazione Italiana Mediatori Familiari.
Un mediatore familiare fa tutto questo e molto di più e, soprattutto, non prende mai decisioni per i suoi assistiti, stimolando loro a trovare insieme il loro accordo. E per fare questo è necessario che l’altro non sia più visto come un nemico da combattere ma come un interlocutore necessario.
La convivenza obbligata ovviamente non piace a nessuno, ma purtroppo in questa fase, che speriamo si risolva al meglio e al più presto, è necessaria. Cercate in
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Leggi l'articoloTutto inizia, solitamente, con un primo contatto telefonico o via email. Da questo primo contatto è possibile fissare un incontro conoscitivo, in cui vi è spiegato nel dettaglio lo svolgimento del percorso. Una serie di opuscoli informativi permette di fissare i concetti chiave e possono essere rilasciati all’altra parte, nel caso in cui sia presente solo uno dei due.
CIl primo incontro ha lo scopo di conoscersi meglio e lasciarvi liberi di esprimere le ragioni del conflitto. L’incontro successivo è dedicato alla restituzione, che evidenzia quali sono gli argomenti prioritari da trattare per ognuno. Da qui inizia la mediazione vera e propria, una serie di incontri a tre in cui affronteremo le diverse argomentazioni al fine di trovare accordi soddisfacenti per entrambi e per eventuali figli. Complessivamente, il percorso di mediazione tende a completarsi in 10/12 sedute.